1. Matrimonio senza mutande


    Data: 07/12/2018, Categorie: Etero Autore: BlackInk, Fonte: Annunci69

    Matrimoni: quelle giornate infinite e spesso noiose che ti portano a ragionare sull’utilità del genere umano.
    
    Soprattutto se si tratta di un matrimonio senza i tuoi amici stretti o persone che davvero conosci bene che trasformano la lunga giornata in uno stato di ebbrezza continua.
    
    Ecco, questo è uno di quelli. Collega che si sposa e t’invita e tu che non riesci a trovare nessuna scusa per evitarlo.
    
    Per fortuna la giornata è splendida così come il posto e gli altri colleghi sono stati più furbi di te: sono riusciti ad avere figli con le finali nazionali di volano, nonne con la prima comunione da fare, mogli da portare al mare dall’amante.
    
    Quindi, l’unico pirla della ditta presente sono io. Vabbé, me ne resterò in un angolo ad analizzare il sub-universo da matrimonio. Nonni, cugini, parenti, amici, vecchi e bambini, tutti rinchiusi nel recinto del ristorante. E meno male che ha un bel giardino, la temperatura è perfetta e il Prosecco che servono è ottimo. Vedo di non esagerare, però. Non starebbe bene ritrovarsi nella fontana vestito e sbavante in preda ai fumi dell’alcool.
    
    Al tavolo dei single siamo in sei, equamente divisi tra uomini e donne. Non mi tiro indietro e comincio a raccontare un po’ di aneddoti della mia vita, romanzandoli per accattivarmi le simpatie dei commensali.
    
    Entro subito in coppia con una ragazza prosperosa. Indossa un vestito fucsia che mette in risalto le sue prorompenti curve. L’acool aiuta a sciogliere la lingua e prima del secondo ...
    ... piatto inizia qualche battuta spinta.
    
    Arriva il momento del sorbetto e lo gustiamo seduti sul muretto in giardino.
    
    Gloria si siede vicino a me e iniziamo a flirtare pesantemente.
    
    “Sono senza mutande.” mi dice ad un certo punto e senza preavviso.
    
    Resto basito. Ha un vestito leggero, non troppo lungo. Se dovesse alzarsi il vento si vedrebbe tutto.
    
    “Non ci credi?” mi chiede con tono di sfida.
    
    “No.” le rispondo anche se non è vero.
    
    Una che parla così lo fa seriamente. “Voglio una foto per conferma.”
    
    Lei mi sorride. Si alza e va in bagno. Dopo due minuti mi suona il cellulare. È lei che m’invia la foto. Maiala.
    
    Ritorna.
    
    “Sei contento? Sei convinto?” mi dice ancora. “Adesso vai tu in bagno e mi mandi una foto del tuo gambero.”
    
    Veramente maiala. Ma se vuoi il gioco duro… duro te lo darò. Come si dice: hai trovato cazzo per il tuo culo.
    
    Alla toilette mi calo i pantaloni e cerco l’angolo migliore per fotografarmi. Ho l’uccello barzotto. Questa situazione m’intriga.
    
    Scatto e invio.
    
    Non faccio in tempo a tornare da lei che mi arriva un messaggio con la faccina spaventata. Penso che sia ironica. E poi arrivano la lingua e il gambero. Parliamo in geroglifici. Le rimando il gambero e lo schizzo. Poi rido.
    
    Torno al muretto. Gloria sorride. Siamo andati oltre al flirt. Adesso bisogna concludere ma l’annuncio del servizio del secondo interrompe i nostri piani erotici.
    
    Mentre si aspetta il taglio della torta c’è il lancio del bouquet. Giovani e ...
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