1. Voglio imbottirmi di te


    Data: 05/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Riccardo ascoltava in silenzio il variare di quel bel brano jazz-fusion di John Scofield dal titolo ‘Gil B643′ dai toni armoniosi, bilanciati, penetranti e ritmati. Aveva chiuso gli occhi e i suoi pensieri seguivano il fascino e le suggestioni delle note di quel magnifico pezzo, in quanto aveva sentito il profumo di lei nella stanza. La donna aveva un paio di scarpe rosse, indossava delle calze nere autoreggenti e uno slip ricamato che lasciava intravedere il suo splendido e sugoso frutto. I seni erano piccoli e sodi con due capezzoli consistenti, eretti e sfrontati, i capelli invece erano sciolti e un po’ selvaggi.
    
    Lei si era accortamente accostata sussurrandogli un non so che, una circostanza che aveva il sapore determinato e netto dell’amore allegro e giocoso, una voglia di possesso e d’essere acciuffata in tutti i sensi, perché sia allo spasimo sia alla sensibilità ci aveva appropriatamente provveduto già lui in maniera azzeccata e idonea. Una sensazione, in effetti, quella che lui stava saggiando in quella precisa circostanza, adiacente al percepire di lei, esperta, ferrata e in special modo premurosa e zelante intenditrice tra l’altro di benigni patimenti e d’amabili supplizi galanti e passionali. Lui in tal modo se l’agguantò, la volse a sé e iniziò a toccarla pigramente cominciando dal viso, mentre le mani avevano afferrato i suoi seni, dato che gli piaceva stringerle dolcemente le punte sentendo il suo respiro affannato e angustiato.
    
    ‘Mi arriverà un ...
    ... leggero dolore, oppure un’onda di piacere?’ – si chiedeva lei interrogandosi in silenzio, cercando d’immaginare fermamente che cosa avrebbero fatto le sue dita su quella parte d’epidermide così cagionevole, delicata e sensibile.
    
    Lei sentiva il suo didietro aprirsi, sfogarsi, poiché aveva tanta voglia di farlo, così come probabilmente in nessun caso aveva mai realizzato per intero con nessun altro uomo, perché aveva voglia di lasciarsi completamente andare e infine d’urlare liberamente in modo distinto il suo personale e fragoroso orgasmo.
    
    ‘Leccamelo dai, leccamelo subito’.
    
    Lei lo avrebbe supplicato per provare quelle sensazioni dolci e forti al tempo stesso. Lui la sollecitò in quell’occasione di collocarsi nella posizione della pecorina accingendosi nel frattempo palpeggiandole il deretano, in seguito impregnò le estremità e le ricondusse in direzione di quel meraviglioso orifizio inzuppandolo del tutto. Il suo cazzo era diventato magnifico e possente, giacché i vasi sanguigni del suo pene rendevano evidente la sua forza con energia mostrandosi con chiaro e inappuntabile sentimento. Lui entrava e usciva con la lingua adorando focosamente le chiappe di lei, penetrandole con una forza che la faceva gemere, quasi affranta dalle ondate di godimento che la facevano gocciolare dal piacere, dato che lei aveva in modo innegabile la voglia totale di gocciolare sopra di lui. Il suo cazzo era predisposto a irrompere dentro di lei, infatti fu così, flemmaticamente con il glande, ...
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