1. Un giorno speciale


    Data: 04/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: sposatobicurioso, Fonte: xHamster

    La mia storia comincia 3 anni fa. Allora avevo 19 anni e non sapevo ancora di essere gay. Avevo avuto storie senza importanza con delle compagne di liceo, senza mai scoparci del tutto e soprattutto senza mai perderci la testa.
    
    In quel periodo frequentavo una palestra della mia città. Mi divertivo coi pesi e lo stretching e facevo delle lunghe saune. Fu lì che conobbi Andrea. Aveva 40 anni, ed un fisico asciutto e forte che manteneva giovane con lunghe sedute di ginnastica. Lo notai la prima volta al bar della palestra. Non so perché mi colpì: forse era il modo estremamente affabile ma cortese con cui intratteneva il barista. Fu lui a fare la prima mossa. Tutti i tavolini erano occupati e così mi chiese se poteva sedersi vicino a me. Io naturalmente acconsentii, e non so perché la cosa mi fece assai piacere.
    
    Cominciò così un’amicizia gradevole, fatta di allenamenti in coppia e di pause al caffè con lunghe chiacchierate. Si parlava di tutto e naturalmente anche di donne. Io che oramai gli confidavo tutto gli riferii la pochezza delle mie relazioni. Lui commentò che sovente le donne erano fredde e sembravano non sapere quello che piace a noi maschi.
    
    Non vi ho ancora parlato del suo corpo: naturalmente ci si cambiava nello stesso spogliatoio e si faceva la doccia negli stessi locali. Era alto circa 1 m e 75 pochi peli neri e tutti i muscoli al posto giusto. Senza sapere perché mi ritrovai vergognosamente a sbirciare il suo cazzo. Mi sembrava del tutto normale: solo era ...
    ... decisamente più lungo del mio. A proposito: io sono alto 1 m e 87, peso 83 kg, ho gli occhi azzurri, i capelli castano chiaro e pochissimi peli biondi.
    
    Ma veniamo al dunque: un pomeriggio stavo facendo la sauna quando Andrea mi raggiunse. Si sistemò sulla panca: così facendo gli scivolò l’asciugamano e ancora io non mi trattenni dallo sbirciare il suo affare, notandolo un po’ più grosso del solito.
    
    Dopo poco mi alzai per aggiungere acqua alle pietre, e fu allora che accadde una cosa del tutto inaspettata: sentii una mano che mi toccava il culo! La sorpresa fu tale che non riuscii più a muovermi, e non solo: quando un’altra mano si insinuò sotto il mio asciugamano per toccarmi davanti quello che trovò fu un cazzo ben duro. Insomma: il mio corpo aveva risposto autonomamente, istantaneamente! Andrea continuò a masturbarmi per un poco mentre con l’altra mano mi palpava deciso le chiappe e mi baciava forte sul collo. Ero così frastornato che lo lasciai fare, emettendo solo un lieve gemito. A momenti non gli sborravo in mano quando sentii qualcosa di duro che sfiorava le mie
    
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    chiappe. Lui sentì il mio fremito e mi suggerì: andiamo a casa mia.
    
    Lo seguii senza fiatare: ero in trance, faticai a rivestirmi e a camminare vicino a lui fino al suo alloggio che distava 500 m dalla palestra. Appena entrati mi prese il giubbotto e mi invitò verso il bagno, dicendo: dai facciamo una doccia insieme. Entrammo, e mentre io stavo lì in piedi come uno scemo, lui si avvicinò mi ...
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