1. La mia alunna


    Data: 31/10/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: SebiBello, Fonte: Annunci69

    ... scoperti e appena si girò mi resi conto che pure la camicetta faceva ben pocco per coprire le tette.
    
    "Guarda che scema, mi sono bagnata" disse indicando una macchia sul seno destro, che iniziò a sfregare con veemenza con uno strofinaccio. Forse aveva un push up o semplicemente le sue grazie erano particolarmente abbondanti ma con questi movimenti, si muovevano sobbalzando su e giù e risvegliando in me un desiderio che non mi aspettavo di provare per lei. Tentai di riprendermi e la aiutai a finire il te, prima di accompagnarla in camera per la lezione. Beatrice oggi sembrava distratta, faceva errori continuamente e rideva giuliva, con la maglietta che sembrava scollarsi sempre di più e io che tentavo in tutti i modi di evitare di guardarle.
    
    Poi successe il fattaccio.
    
    Non so quanto involontariamente ma Bea fece cadere la penna, abbassandosi improvvisamente per recuperarla. Mentre la guardavo chinarmi notai che il mio soldatino era ben evidente dai pantaloni della tuta, forse non ancora duro ma sicuramente barzotto. Anche lei se ne accorse e ridendo gli diede un paio di colpetti con la mano, quasi un principio di sega.
    
    "Però Prof, complimenti!"
    
    Ero totalmente impreparato a questa situazione e gli ormoni presero il sopravvento sulla ragione. Tentavo di ignorare gli impulsi che venivano dal mio cazzo ormai di marmo ma non ce la facevo e sudavo, perdendo continuamente la concentrazione.
    
    "Ma Prof qua va un meno! Come ha fatto a non vederlo? Secondo me ha ancora ...
    ... la febbre!"
    
    "Io...si beh forse...magari facciamo una pausa, no?"
    
    Ero davvero in difficoltà, mi sentivo in colpa e non mi rendevo conto che in realtà lei stava giocando al gatto con il topo.
    
    "Ma non si preoccupi! Anzi vado a prenderle un goccio d'acqua, intanto si misuri la febbre".
    
    Così sparì nell'altra stanza mentre io con scarsa convinzione mi misi il termometro sotto l'ascella. Quando tornò notai che il nodo alla maglietta era ben più grande e ormai sbucava dalla scollatura l'orlo del reggiseno.
    
    "Professore! Ma non si misura la febbre da seduti, si metta a letto, ci penso io a lei"
    
    Ora raccontata così mi rendo conto che sembri una scena ridicola ma il mio cervello pareva totalmente annebbiato così le obbedì. Dopo poco il termometro squillò e prima che potessi fare qualsiasi cosa mi mise una mano nella maglietta, mi tasto per bene il petto e poi prese il termometro.
    
    "Uhm 36.7, mi sa che questo termometro mente. Sa che le dico? Ho un modo migliore per capire se davvero ha la febbre"
    
    Ero talmente inebriato dal suo senso ormai a pochi centimetri dai miei occhi che non mi resi conto che la sua mano si stava avvicinando al mio cazzo che iniziò lentamente a masturbare da sopra i pantaloni. Dopo qualche secondo con uno strattone più forte abbassò i pantaloni e infilò l'altra mano nelle mutande. Ormai ero totalemente inerme, con una mano massagiava le palle da sopra i pantaloni mentre con l'altra mi faceva una dolce sega dall'interno.
    
    "Ho sempre voluto ...