1. Barbara e Lucrezia


    Data: 27/11/2018, Categorie: Hardcore, Lesbo Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    Nel passato di Lucrezia, la strada che conduceva a Saffo non doveva certamente essere rimasta inesplorata.
    
    Vidi la mia donna iniziare a succhiare le dita del piede di Barbara, una ad una, soffermandosi a lungo sull’alluce che, quasi fosse un piccolo cazzo, spariva magicamente nella sua bocca, per poi ricomparire, lucido e bagnato della sua saliva.
    
    Il pene che sembrava sul punto di volermi scoppiare, liberai dal sandalo il piede che stringevo tra le mani, osservai con emozione quelle meravigliose unghie laccate di rosa intenso, e presi a farvi scivolare su la lingua, alternando dolci leccate ad intense succhiate.
    
    Copiavo le mosse di Lucrezia, certo di raddoppiare, in quel modo, il piacere di Barbara: e lei, quasi a conferma di quello che pensavo, si era messa a stuzzicarsi i capezzoli, pizzicandoli e tirandoli, gemendo di piacere, e facendo scivolare, sempre più frequentemente, le mani verso la fica palpitante e desiderosa dell’orgasmo.
    
    Continuammo a lungo a giocare con i suoi piedi, così eleganti e sensuali da farmi desiderare di non lasciarli mai più.
    
    Di tanto in tanto, la mia Lucrezia ed io lasciavamo quelle erotiche dita per qualche istante, per baciarci con una passione travolgente e sconosciuta.
    
    Barbara era preda di un’eccitazione incontrollabile, e aveva preso a masturbarsi apertamente, stimolandosi il clitoride in punta di dita.
    
    Non volevamo, però, che lei venisse in quel modo.
    
    Sia io che la mia donna volevamo essere noi la ragione prima dei ...
    ... suoi orgasmi.
    
    Per questo motivo, anche se a malincuore, abbandonammo i suoi piedi, e con le labbra risalimmo lungo le gambe: la fica di Barbara era divenuta un richiamo veramente irresistibile.
    
    Tornammo a sdraiarci accanto al nostro oggetto del desiderio, stretti, avvinghiati a quel suo scuro e favoloso corpo, io alla sua sinistra, Lucrezia alla sua destra.
    
    E fu la mano della mia donna a posarsi per prima sul quel sesso che reclamava le nostre carezze ed i nostri baci.
    
    Lucrezia la stava masturbando, massaggiandole il clitoride con rapidi ed esperti movimenti circolari, leccandole eccitata una tetta.
    
    Scesi con la bocca lungo il corpo di Barbara fino ad incontrare la mano di Ourania, il suo dito che premeva sul clitoride dell’altra donna, la sua lunga unghia rossa che aggiungeva erotismo ad erotismo: osservai affascinato il movimento di quella mano sulla fica aperta, mentre Barbara gemeva e si contorceva sempre più convulsamente.
    
    Finalmente Ourania spostò la mano, permettendomi di sostituirla con la mia bocca.
    
    Passai la lingua sulle labbra esterne della fica di Barbara, stuzzicai lievemente il clitoride sporgente, quindi la penetrai con due dita, padrone di quel lago di dolci umori, incredibilmente bagnato dal piacere.
    
    Con la bocca e con la mano portai la ragazza verso il primo di una lunga serie di orgasmi: Barbara fu scossa, travolta da un piacere così intenso che dovette affondare il viso in un cuscino per impedire alle sue grida di essere udite nelle ...
«123»