1. Al vecchio mulino - capitolo 3 - ultima parte


    Data: 22/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Johndoe73, Fonte: Annunci69

    Una delle caratteristiche di quell’antico casolare era la grande macina in pietra alloggiata nel seminterrato. Anna aveva deciso di lasciare intatta, ovviamente ristrutturandola, anche quella parte di mulino, sia per far vedere ai clienti quella meraviglia frutto dell’ingegno, sia per un piacere personale.
    
    Era tutto un intreccio di grosse travi in legno, che servivano da sostegno per la struttura sovrastante e per la macina stessa. Il gioco di luci, sapientemente posizionate, e l’odore di legno, conferivano a quel posto un fascino quasi magico.
    
    I clienti sembravano molto entusiasti di quella breve visita mattutina alla macina, con Anna intenta a spiegarne il funzionamento e tutto il procedimento necessario per trasformare il grano in farina. Ma la più interessata sembrava Martina, che osservava con molta attenzione tutto l’ambiente circostante.
    
    Finita la visita, uscirono quasi tutti per pranzare nei dintorni, approfittando di quella stupenda domenica soleggiata.
    
    Quasi tutti.
    
    Martina voleva assolutamente scendere di nuovo nel seminterrato per scattare alcune foto a quell’ambiente così fuori dal tempo, senza tutta quella gente che gironzolava e che sarebbe finita a far parte inconsciamente del suo album fotografico.
    
    Anna non se lo fece chiedere due volte, orgogliosa com’era di quella ristrutturazione che aveva riportato ad antico splendore la macina, ma anche per tutti i soldi che ci aveva investito.
    
    Il servizio fotografico era nel pieno del suo ...
    ... svolgimento, quando Martina esclamò: “Luciano, perchè non facciamo una foto con te legato alla grande pietra? Come se fossi, che ne sò, uno degli addetti in punizione per qualcosa.” e scoppiò in una risata spontanea. Prese una delle corde che si trovavano arrotolate ai supporti della macina e legò in men che non si dica le mani di lui, facendo passare la corda dietro la grande ruota in pietra, in modo che la sua schiena si trovasse appoggiata alla macina, e le braccia aperte.
    
    Nel frattempo Anna assisteva divertita alla scena, complice le battute di Luciano, che ironizzava su quello che doveva subire pur di accontentare la moglie per un paio di fotografie. Scattate le foto, tutte rigorosamente con smorfie divertite di lui, Martina non riusciva a sciogliere i nodi delle corde e chiese l’aiuto di Anna, che si avvicinò a Luciano e si sentì dire: “Perchè slegarlo subito? Che ne dici se ci divertissimo un pochino, prima?”
    
    Quella proposta non era poi così indecente: nella mente di Anna, le sensazioni del giorno prima erano ancora vivide, per cui quelle parole ebbero un effetto immediato.
    
    Detto fatto, le due donne si baciarono appassionatamente a poche decine di centimetri dalla faccia di Luciano, che per il momento si stava godendo la scena, dando qualche strattone nel vano tentativo di liberarsi dalle corde.
    
    Con molta calma, staccando le bocche il meno possibile, cominciarono a levarsi la maglietta l’un l’altra. Le mani correvano impazienti a cercare le cerniere dei pantaloni, ...
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