1. Proposta ad arte (seconda parte)


    Data: 20/11/2018, Categorie: Lesbo Autore: Candido1967, Fonte: Annunci69

    Lo studio/abitazione di Solidea era nel centro di Bologna, nei pressi di Porta Mascarella. Ad Anna non fu difficile arrivarci in bicicletta dal momento che noi abitavamo a poco più di un chilometro. Si erano accordate il giorno dopo la cena per vedersi nel pomeriggio di venerdì, ad una settimana esatta dalla serata a casa nostra. Quel loro primo incontro me lo raccontò Anna quella stessa sera. Solidea le aveva fatto vedere dove lavorava, i colori e le tele che utilizzava, le ambientazioni utilizzate per i suoi quadri, il guardaroba con i vestiti e gli accessori utilizzati dalle modelle e, soprattutto, gli album con tutte le fotografie scattate nel tempo alle donne ritratte nei suoi quadri. Avevano molto chiacchierato insieme di letture e di musica, bevuto del the. Poi, prima che Anna se ne andasse, Solidea le aveva chiesto se avesse voluto farle da modella per uno dei suoi quadri. Ed ora Anna stava chiedendo a me che ne pensavo di questa proposta. Sapevo benissimo come sarebbe finita la vicenda (o meglio, credevo di saperlo ma neppure io immaginavo i risvolti che avrebbe preso) ma non mi opposi affatto. Dal canto suo Anna sembrava entusiasta di poter posare e fare da modella per un quadro di Solidea.
    
    Si rividero a metà della settimana successiva. Degli incontri che seguirono ebbi conoscenza sia da parte di Anna che da parte di Solidea. Quest’ultima ci tenne a farmi vedere le fotografie che aveva scattato al corpo nudo di mia moglie ed a farmi partecipe dei suoi ...
    ... progressivi successi nell’opera di corteggiamento nei confronti di Anna.
    
    Mia moglie mi raccontava principalmente delle emozioni che ritraeva dall’essere modella per un’opera di Solidea e dei progressi della tela. Solidea la incontravo abitualmente presso la mia galleria d’arte dove la sua mostra personale proseguiva. Mi raccontò come la prima volta che chiese ad Anna di spogliarsi questa lo fece pudicamente nascondendosi dietro ad un separé e ne uscì imbarazzata indossando mutandine e reggiseno. Che da quell’iniziale imbarazzo, incontro dopo incontro, Anna si era sempre più sciolta. Come ormai, negli ultimo incontri, si lasciasse spogliare da Solidea e da lei toccare per deporre un velo sul seno o per farle cambiare posa. E come avvertisse ad ogni tocco, ogni volta che sfiorava la sua pelle, un fremito di Anna ed una sua disponibilità a proseguire con quelle carezze se solo Solidea lo avesse voluto. Anna a cena mi raccontava di qui pomeriggi passati a posare, del fatto che l’imbarazzo iniziale si era ormai sciolto ed ora si sentiva perfettamente a suo agio nuda davanti a Solidea. E mi parlava del quadro. Del fatto che Solidea avesse deciso di concentrarsi su una sola parte del corpo: quella che andava dall’ombelico fino a poco sopra il mento, lasciando intravedere parte delle labbra e ponendo al centro dell’attenzione il seno di mia moglie coperto in parte da un velo rosso trasparente.
    
    Un pomeriggio Solidea arrivò in galleria da me ed appena entrata mi disse “Marco, tua moglie è ...
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