1. La sveltina n.10 – gangbang terza parte – potrebbero essere miei figli – racconto breve


    Data: 15/11/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    PROLOGO AI QUATTRO RACCONTI.
    
    Quattro racconti brevi legati tra loro ma avvincenti anche se letti singolarmente. La storia di un tranquillo cinquantenne che si intreccia a quella di una band e del suo oggetto di piacere e la complicità ricca di piacere e carnalità che si instaura tra il gruppo e l’uomo e la passionale e delicata storia che si crea con la giovane “preda” consenziente del branco.
    
    La PRIMA PARTE (LA SVELTINA N.8 – GANGBANG PRIMA PARTE - UNA GIOVANE BANDA – RACCONTO BREVE) descrive l’incontro casuale tra il gruppo ed il voglioso cinquantenne che assiste, in uno dei luoghi appartati che era solito frequentare, come spettatore allo spettacolo offerto da quell’abbondanza di ragazzi intenti a sfogare i loro istinti sessuali con il loro voglioso complice.
    
    La SECONDA (LA SVELTINA N.9 – GANGBANG SECONDA PARTE – SOLO IN BOCCA – RACCONTO BREVE) narrazione fa incontrare nuovamente la gaudente compagnia sempre alla prese con un loro coetaneo e il sempre più voglioso signore e getta le basi per un loro futuro incontro facendo nascere una sincera amicizia tra il ragazzo al centro delle attenzioni di tutti e l’adulto che cerca di aiutarlo.
    
    La TERZA PARTE (LA SVELTINA N.10 – GANGBANG TERZA PARTE – POTREBBERO ESSERE MIEI FIGLI – RACCONTO BREVE) presenta l’intenso momento di sesso tra il mucchio dei ragazzotti e l’uomo mentre
    
    l’ULTIMA (LA SVELTINA N.11 – GANGBANG QUARTA E ULTIMA PARTE - COSI’ DIVERSI MA COSI’ SIMILI – RACCONTO BREVE) prevede un’attenta descrizione ...
    ... di come il ragazzo iniziò a trovarsi in quella situazione e l’innocente intimità che si trasforma in dolce amicizia che si viene a creare tra i due.
    
    Buona lettura.
    
    Un pomeriggio, terminato il lavoro trovai alcune chiamate da un numero sconosciuto. Pensai a qualcuno che avevo incontrato ma non ci feci particolarmente caso. Un’ora più tardi quel numero richiamò. Era quel ragazzo che faceva parte della band che avevo conosciuto sul greto del fiume. Voleva incontrarmi: “vieni domani alle sette dove ci siamo visti la volta scorsa.”
    
    “Ci sarete tutti?”
    
    “Viene chi ha voglia di venire.” esclamò quasi seccato e chiuse. Pensai al modo sgarbato e a quel gruppo di ragazzi fin troppo vivaci riflettendo se fosse una cosa furba andare a buttarmi tra i loro… piselli. Avevo visto cosa facevano e il modo quasi brutale in cui agivano ma la voglia di provare qualcosa di inimmaginabile fu una tentazione fortissima e, dopo essermi ben sistemato e preparato andai perfino in anticipo all’appuntamento.
    
    Li aspettai dove li avevo visti ritrovarsi ed infatti dopo una mezz’ora li sentii arrivare. Erano una dozzina, molti di più di quelli che immaginavo e tutti con l’aria strafottente e spavalda. Tra di loro non c’era il ragazzetto che avevo conosciuto, evidentemente oggi… bastavo io. Guardandoli in faccia notai che erano davvero giovanissimi, sicuramente tra i diciotto e i vent’anni. Feci subito notare che avevo portato diverse scatole di preservativi e che: “se mi volete scopare in culo ...
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