1. Saga familiare 5


    Data: 15/11/2018, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: iincest, Fonte: xHamster

    Uno dei momenti difficili in una casa è quello in cui si hanno operai intorno che, puntualmente, rinviano le scadenze. Incontrano spesso maggiori difficoltà del previsto e quasi sempre creano disagi.
    
    La necessità di rivedere l’impianto di riscaldamento aveva aperto una di queste fasi, in casa, e ci si era trovati all’improvviso con la camera di Davide assolutamente impraticabile per la sostituzione dei tubi che l’attraversavano; il problema maggiore era comunque sistemarlo per la notte.
    
    Scartata l’idea del divano nel salone, rimaneva l’ipotesi facile del lettone del nonno. Ma Luca fece diecimila obiezioni assurde: scava scava, si arrivò alla conclusione che Ludmilla, la giovane badante della Bielorussia che durante il giorno accudiva il “vecchio” probabilmente qualche volta” lo intratteneva anche di notte; e per chi, come me, lo conosceva bene, poteva significare solo una cosa.
    
    Per un caso fortuito, quella sera Antonio, mio marito, rimaneva fuori per un viaggio di lavoro: fu quindi giocoforza scegliere che Davide venisse a dormire nel lettone con mamma.
    
    La cosa non avrebbe mai destato nessuna perplessità, fino a qualche anno prima: anzi era prassi frequente. Ma con un giovanottone di diciotto anni, qualche interrogativo si poneva.
    
    In realtà, conoscevo poco mio figlio e non sapevo certamente se si masturbava, se andava a puttane o se facevo sesso con compagne di scuola: quindi, l’idea di questo pezzo d’uomo che veniva a dormire con me mi suonò ambigua nel ...
    ... momento stesso che la proposi; poi, però, mi diedi della sciocca la decisione fu presa.
    
    Dopo essermi sciroppata un banale film alla tv, mi ritirai nella mia camera, indossai la mia camicia da notte trasparente e corta e mi accinsi a dormire; ma non mi riuscì di prendere subito sonno.
    
    Avvertii così che Davide entrava in camera, ma preferii farmi credere addormentata; nella penombra che regnava nell’ambiente, Davide si spogliò tutto e si infilò nudo sotto il lenzuolo; la prima cosa che mi colpì fu la dimensione del suo cazzo, più simile a quello del nonno che a quello del padre; in riposo, appariva enorme; non cercai neppure di immaginarlo in erezione.
    
    All’inizio, se ne stette fermo al suo posto, supino; poi accennò sottovoce qualche richiamo, ma preferii non rispondere; allora spostò il lenzuolo verso il fondo e scoprì sia me che lui: io mi ritrovai su un fianco, con la camicia che era tutta risalita sul ventre - in pratica con la figa all’aria aperta – e con le cosce ripiegate e leggermente divaricate; Davide esibiva invece prepotentemente il suo cazzo già duro e, con movimenti lenti, se lo menava in una sega saporitissima.
    
    Non potevo più “svegliarmi” senza creare un incidente e preferii ammirarlo mentre se lo menava con gusto; addirittura, su questa visione Adv
    
    mi appisolai.
    
    Mi riportò alla coscienza una sensazione di lussurioso godimento che mi saliva del ventre come se un piccolo cazzo mi scivolasse in figa e mi stimolasse.
    
    Socchiusi gli occhi per sbirciai e ...
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