1. TUTTO PER I MIEI BAMBINI


    Data: 12/11/2018, Categorie: Incesti Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    QUALSIASI COSA PER I MIEI BAMBINI
    
    Di Chiodino
    
    Cap. 1
    
    Una casa piccola ma accogliente, ben tenuta, in un quartiere della città non lussuoso ma ‘buono’.
    
    Ci sta la signora Cecilia V; dimostra meno dei suoi trentasette anni portati anzi alla grande pur rinunciando a parrucchiere e vestiti che non siano in saldo ed acquistando anche così i meno costosi. E’ una artista del risparmio ma ha un ottimo gusto e nessuno lo può notare.
    
    I vicini la stimano anche se non dà confidenza a nessuno. Alcuni si meravigliano che così giovane abbia due figli, gemelli, già alla fine delle superiori, ma qualcuno dei vicini parla di un matrimonio di interesse che, pressata dal padre, aveva accettato a soli diciotto anni, restando poi vedova ed orfana con due figli in pancia, pochi mesi dopo le nozze. Soldi? Nessuno ne sa niente. Fa qualche lavoretto di traduzione, conosce bene l’inglese ed avendo avuto la madre russa…ma certo non mantiene con quello i gemelli in quella scuola privata tra, le più costose della città, sempre ben vestiti ed azzimati.
    
    Cecilia ha finito di rassettare, pochi minuti in bagno per mettersi ‘in ordine’, poi avrebbe indossato qualcosa di adatto. C’è quell’interruttore in camera da letto ed il rubinetto in cucina…con un sospiro prese la cartelletta dei conti e cominciò a sommare le spese della settimana. Come sempre andava a fare il giro dei supermercati attorno a casa appena aprivano, il lunedì e si regolava sulle offerte per comporre il menù della settimana. ...
    ... Al mercato rionale arrivava quando già i bancarellisti riunivano le loro cose e svendevano quanto avanzato Alla fine schiuse il quaderno ed aggiornò entrate ed uscite confrontando il risultato con il saldo del bancomat. Non guadagnava moltissimo con le traduzioni ma tutto serviva, aggiunto poi alla piccola rendita, bastava, e quel mese avrebbe potuto comprare qualcosa d’altro, sarebbe andata più avanti a parlare con la signora in banca. L’anno successivo però i due sarebbero andati all’università, le rette universitarie erano quel che erano, poi i libri e tutte le altre spese. Aveva paura da sempre di restare senza soldi e risparmiava come una formica, da anni. Dovevano essere ben vestiti, senza risparmiare, avere dei soldi in tasca per poter entrare nel giro giusto, cominciando fin dall’inizio ad uscire con le ragazze giuste e con i compagni giusti. L’automobile poi. Dovevano avere una automobile ma…qui cascava l’asino. O due automobili usate od una nuova in due, non poteva permettersi di più. Ci pensava da mesi, motociclette no, avrebbe vissuto nel terrore di un incidente, che si facessero male o peggio. Finì di vestirsi. Era di nuovo una onesta madre di famiglia in abiti da casa non nuovissimi, ma certo decorosi. Come talvolta ancora succedeva andò con la mente all’altro fatto, ormai di anni prima, due o tre anni prima. Da tempo avevano smesso di spiarla. Se ne era accorta appunto qualche anno prima, ed a loro non aveva detto niente ma ne aveva parlato immediatamente con un ...
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