1. Nonne porche 7


    Data: 12/11/2018, Categorie: Incesti Autore: Key7, Fonte: EroticiRacconti

    Mi sto facendo la mia scopata pomeridiana con nonna. Lei a pecorina sul divano, io dietro infoiato come un toro pompo a tutta forza nel suo culo mentre con due dita le smulinano la patata bagnata. Zia Olga è andata a farsi fare i capelli dalla parrucchiera quindi siamo soli soletti e la nonna probabilmente avrà doppia razione di cazzo. La sua e quella della sorella.
    
    Sono già a buon punto pronto a farle un clistere di sborra quando...
    
    DRIIIIN!!.
    
    Quel cazzo di campanello interrompe i nostri giochi.
    
    La nonna scatta in avanti, il cazzo le esce duro dal culo. “Haihaihai” urla per il dolore ma invece di star li a massaggiarsi il culo in fiamme velocemente si infila un vestito lungo nero che aveva lì vicino.
    
    Bene o male era coperta anche se la sua fica bagnata colava quasi quanto il suo culo.
    
    Io a mia volta prendo i pantaloni della tuta e li infilo. Era comunque estate e potevo anche stare a torso nudo senza fare scandalo.
    
    Il cancello era sempre chiuso a chiave proprio per evitare sorprese e un alto muro di cinta manteneva la nostra privacy. Nonna uscì e urlò “Chi è?”.
    
    “Sono io” rispose una voce anziana.
    
    “Arrivo” disse e col suo passo lento prese la chiave appesa al muro e andò verso il cancello.
    
    Il cazzo era ancora bello duro e vistosamente pulsava sotto alla tuta così pensai che era meglio togliermi di torno e siccome avevo anche sete me ne andai in cucina a cercare una coca fresca dal frigo. Di sicuro qualche vecchia amica di nonna non aveva ...
    ... rispettato il solito orario ed era arrivata prima. Non è una cosa tanto strana, era già successo, anche se mai da quando facciamo sesso. Sia come sia la befana mi ha interrotto la scopata e, forse per il fatto che c’è lho di marmo la cosa ammetto mi irrita un po’. Fra l’altro queste amiche sono capaci di tenere i loro culoni sul divano di Nonna fino anche alle sei. Se poi aggiungiamo che non c’è neanche zia mi sa tanto che oggi andrò giù di mano.
    
    Lo pigiai con destrezza lungo la gamba. Mi restò un vistoso bozzo ma tanto valeva farsi dei problemi. Di certo si sarebbe sgonfiato da solo o al limite ci avrebbe pensato nonna non appena salutato l'inatteso ospite.
    
    Chiunque fosse mi aveva rotto le uova nel paniere e già mi stava sul cazzo.
    
    Decido di andare in camera mia a guardare la tv ma per farlo devo comunque passare vicino al salotto e riconosco Alma una vecchia che andava per i 70 con la faccia e le mani rugose, capelli neri fumo un po’ grassoccia con dei vistosi occhiali quadrati che la facevano ancora più brutta.
    
    Non era una a cui avessi mai dato molta attenzione, nonna aveva molte altre amiche decisamnete più gnocche. Le avevi forse studiato le gambe una volta o due ma con le calze nere non si vedeva poi molto tanto più che aveva sempre gonne piuttosto lunghe.
    
    Sto già salendo quando nonna mi chiama.
    
    Mi avvicino “che c’è?”.
    
    “Faccio il caffè tu ne vuoi?”.
    
    Annuisco e intanto per non fare il cafone saluto “buon giorno signora Alma”.
    
    “Ciao” risponde lei senza ...
«1234...»