1. Freddo e liscio sulla pelle


    Data: 12/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Zio_di_Bologna, Fonte: RaccontiMilu

    Freddo e liscio sulla pelle nuda.
    
    Questo &egrave quello che sento mentre guido verso l’hotel.
    
    Ripenso a come ci siamo rimessi in contatto per caso… Ti ho mandato un SMS per sbaglio, ed il gioco &egrave ricominciato.
    
    Bentornata, mi hai scritto, mi sei mancata, vieni da me ti voglio, ti voglio nuda sotto un cappotto.
    
    Io nuda sotto un cappotto, in una freddissima mattina di dicembre, sto diligentemente arrivando da te.
    
    Penso a quando poco prima, cospargevo di crema profumata il mio corpo.
    
    Ogni parte del mio corpo un sapore e un odore diverso perché la tua lingua e il tuo naso provassero un gusto e un’emozione diversa, a ogni istante.
    
    Da Modena Sud a Borgo Panigale sono venti minuti di autostrada, l’hotel &egrave appena fuori dal casello, alla Pioppa; Ferma al semaforo, noncurante degli sguardi di alcuni camionisti sulla via Emilia, assesto il reggiseno. Lo so, avevi detto nuda… ma con queste due tettone pesanti che ti piacciono tanto come faccio?
    
    Sono arrivata, fermo la macchina, dove sarà? Eccolo! Mentre scendo con una mano controllo gli scarponcini di vernice con i tacchi altissimi e vengo su assestando le calze e chiudo perfettamente il cappotto.
    
    Brrrrr… freddo… il raso sulla pelle nuda sento i capezzoli che diventano turgidi. Tu ti avvicini mi baci, guardi il cappotto e mi chiedi se ti ho obbedito.
    
    Io annuisco, Tu allora cominci a slacciarmi alcuni bottoni per controllare se &egrave vero e non riesci più a fermarti… li slacci tutti. Il freddo ...
    ... accarezza la mia pelle ed i capezzoli pulsano… “ti avevo detto nuda!”
    
    Il tulle trasparente del reggiseno mostra bene i miei capezzoli, ne prendi uno e lo strizzi: una stretta secca e decisa che mi manda una scossa al cervello… WOW! Bentornato!
    
    Poi realizzi che siamo nel parcheggio dell’hotel e mi riallacci. Vieni, mi dici, andiamo in camera.
    
    La proprietaria dell’hotel &egrave un’anziana signora che ha visto centinaia di coppie clandestine, non disdegna affittare camere per la mattina, ma senza mai guardarti negli occhi ti fa capire il suo disprezzo.
    
    Prendiamo la chiave, saliamo in ascensore, sollevi il cappotto da dietro e mi infili una mano tra le cosce. Indosso solo il reggicalze, sono senza mutande, e la tua carezza profonda affoga nella mia figa già bagnata… Si aprono le porte dell’ascensore ma non sposti le tue dita, cammino per tutto il corridoio con il cappotto alzato e le tue dita nella figa, finalmente siamo alla porta della camera, infili la tessera ed entriamo.
    
    La porta si chiude alle nostre spalle ed il mio cappotto &egrave già per terra, in un secondo mi hai già sfilato il reggiseno (sei l’uomo più veloce a slacciare il reggiseno che io ricordi)
    
    Mentre ti bacio incomincio a spogliarti da sopra, con la scusa delle mani fredde, via maglione e camicia, la mia bocca &egrave avida della tua pelle.
    
    Quanto mi sei mancato, dico mentre le mie mani scivolano sulla cintura dei tuoi pantaloni. Una nuova cintura di cuoio, a taglio vivo con l’interno ruvido ...
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