1. La scoperta della bisessualità


    Data: 21/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: cioppo60, Fonte: Annunci69

    Eccomi ancora qui a scrivere racconti. Ho sempre dato sfogo alla mia fantasia nello scrivere, ma questa volta racconto una storia vera, che mi è accaduta veramente e spero vi piaccia
    
    A 16 anni il mondo appare come un continuo sogno e tutto quello che si fa è frutto della incoscenza di quegli anni. Ci si crede indistruttibili e che tutto possa accadere a gli altri e a noi mai. Così è stato per me.
    
    Ero fidanzato, all'epoca si diceva ancora così, con una ragazza di due anni più piccola di me ma molto emancipata. Viveva sola con la mamma perchè il padre le aveva lasciate sole anni prima. La madre di Lavinia, così si chiamava,usciva spesso la sera e così una volta accadde che Lavinia era a letto con la febbre e lei sarebbe dovuta uscire ma non se la sentiva di lasciarla sola, così la mia presenza riuscì a sistemare tutto, visto che la mamma sapeva ed approvava la nostra giovane relazione e si fidava di noi.
    
    Mi presentai a casa loro alle 19 e la mamma ci salutò dicendoci:
    
    -Ok ragazzi...io vado allora...fate i bravi...e tu Lavinia ricordati di prendere l'antibiotico dopo cena...Baci
    
    E così restammo soli e non ci sembrava vero. Dopo aver mangiato quello che ci aveva preparato la mamma, io e Lavinia ci mettemmo nel suo letto, lei dentro ed io seduto sul bordo accanto. Inutile dire che entrambi volevamo fare del sesso, l'assenza della madre e lo stare soli a casa ci portò presto nel mondo di Eros. Per farla breve , dopo aver pomiciato un bel po', lei mi fece un ...
    ... pompino da sogno, come me li faceva spesso, perchè diceva che il mio cazzo era" buono "! Verso mezzanotte la mamma tornò ed io le lascai augurando loro la buonanotte.
    
    Così, pensando che la serata fosse finita ( povero scemo!!), uscii dal palazzo e mi recai sulla strada principale per prendere l'autobus che mi avrebbe riportato a casa. All'epoca non c'erano molti pericoli per un ragazzone della mia età da uscire anche tardi la sera, ma comunque l'assenza quasi totale di traffico e di persone, forse complice il freddo che faceva quella sera, mi mettevano dei brividi lungo la schiena.
    
    Avvolto nel mio maxi cappotto mi fermai sotto la palina del bus e attesi il suo arrivo. Mi accesi una sigaretta, già fumavo all'epoca, nell'attesa ma dell'autobus nemmeno l'ombra. Passavano i minuti e faceva freddo ero sempre più convinto che avrei dovuto farmela a piedi fino a casa, almeno 5 km , quando una macchina rallenta e si fema.
    
    Dentro c'era un signore sulla cinquantina che, abbassando il finestrino, mi disse:
    
    -Ciao...che fai aspetti l'autobus??...a quest'ora ormai non ne passano più...fa freddo ...vuoi un passaggio???
    
    Io, stupito ed imbarazzato, rimasi come un ebete a guardarlo per qualche secondo, poi mi ripresi e risposi:
    
    -No grazie....ora passerà...prima o poi.
    
    - Ma guarda che dopo mezzanotte non ne passano più qui, dovresti andare a piedi...fino a dove?...dai ti ci porto...senti che freddo....hai paura? tranquillo voglio solo aiutarti...mi fai tenerezza così da solo al ...
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