1. Davide, il timido.


    Data: 09/11/2018, Categorie: Etero Autore: Sheer_feet, Fonte: RaccontiMilu

    Essere gli ultimi arrivati in un posto di lavoro, non &egrave mai semplice. Conoscere le persone, imparare i loro nomi, cercare di capire di chi fidarsi e di chi no, avere a che fare con il simpaticone di turno dell’ufficio, con l’arrivista che ti vede di cattivo occhio, con il capo che cerca a sua volta di inquadrarti. Ancora più difficile se per giunta in questa città sei nuovo, e l’unica persona che ‘conosci’ &egrave il vicino di casa pakistano che incontri alla mattina in ascensore. Davide non &egrave un brutto ragazzo, per niente, le possibilità di fare conoscenze ci sarebbero, ma la timidezza che lo ha sempre contraddistinto a preso sempre il sopravvento, confinandolo nella sua intimità. Ma ora &egrave diverso. La prima settimana &egrave passata, e Davide &egrave deciso a dare una sterzata a questa situazione; tutte le situazioni sono a suo favore: vive solo, in una grande città, ha un bellissimo lavoro in un ufficio pieno di gente giovane. Da domani si cambia.
    
    Forse.
    
    Lunedì mattina, appoggiando la borsa sulla scrivania, nota qualcosa di strano nella scrivania confinante con la sua. Lavora in un open space con isole lavorative da 4 persone. Essendo l’ultimo arrivato &egrave stato messo nell’unica vuota, e questo, causa la sua timidezza, era solo un bene. Ma ora di fronte a lui c’era il computer acceso, e sulla sedia appoggiato un cardigan grigio.
    
    ‘Vuoi vedere che’?’
    
    ‘.. molto bene signorina Elisa. Adesso cominciamo con il giro di presentazioni!’ disse il ...
    ... capo aprendo la porta del suo ufficio ad una giovanissima ragazza. ‘Elisa. Una nuova assunta quindi? E ovviamente proprio di fronte a me dovevano metterla??’ pensò Davide vedendola avvicinarsi con il capo alla sua postazione.
    
    ‘ ti presento Davide , Elisa. Sarà il tuo ‘dirimpettaio’ per così dire, &egrave arrivato la settimana scorsa anche lui, quindi’ questa &egrave la postazione dei novellini!’ disse il capo sorridendo.
    
    ‘Elisa, piacere’ disse porgendo la mano. Davide esitò per un secondo, ancora frastornato dalla situazione.
    
    ‘P-piacere, Davide’ disse provando a sorridere.
    
    ‘Beh, avrete modo di conoscervi sicuramente. Che dici Elisa continuiamo il giro?’ ‘certo Signor Marini’ rispose Elisa ‘ah ah! No, ‘Signore’ proprio no, per carità. Mi fai sentire vecchio!! Chiamami Stefano!.. dai, proseguiamo!’
    
    Appoggiando la sua borsa sulla sedia, segui il capo dando uno occhiata di saluto a Davide che si era riseduto sulla sua sedia, cercando di fare il disinvolto.
    
    Elisa aveva rovinato tutto. I piani di Davide erano saltati. Le buone intenzioni che si era prefisso, di cominciare a rompere il ghiaccio, provare a vincere la sua timidezza erano andate a farsi benedire. Ora era costretto ad affrontare 8 ore al giorno una ragazza molto carina, seduta di fronte a lui. La cosa che più di tutti lo bloccava e lo faceva chiudere a riccio. Elisa era molto carina per giunta. Quasi 1,70 m, castana, occhi azzurri, lineamenti quasi nordici. Non più di 20 anni di sicuro. Il look era tipico ...
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